Tarocchi divinazione

L’arte della divinazione con i tarocchi nasce dalla volontà dell’essere umano di ottenere risposte a domande che hanno a che fare con l’occulto e il mondo mistico. Si tratta di un’esigenza molto comune che affonda le sue radici nell’antichità e che ha sempre spinto molte persone ad interrogare quelli che, all’epoca dei fatti, venivano comunemente chiamati oracoli.

Queste figure, che nel tempo si sono evolute fino agli attuali cartomanti, hanno sempre usato strumenti di interpretazione che permettessero loro di interrogare l’occulto e ottenere le risposte.

Ad oggi il mezzo più comune e diffuso per interrogare l’arcano è il mazzo di carte. Le figure e le immagini hanno un significato simbolico che deve essere interpretato correttamente per dare le giuste risposte.

Cartomanzia: divinazione delle carte

Sibille, tarocchi o più comunemente carte, sono gli strumenti utilizzati dai sensitivi per svolgere gli atti di divinazione. Questa pratica affonda le sue radici nel Medioevo, ma molti elementi hanno spinto gli studiosi della materia a credere che ben prima del questo periodo storico ci fossero cartomanti in giro per l’Europa.

In quei tempi, la figura del sensitivo aveva a che fare con persone di ogni estrazione sociale. Tuttavia, secondo le testimonianze scritte pare che la clientela fosse prevalentemente composta da personaggi di spicco della società. Governatori, esponenti del ceto, magistrati e avvocati si rivolgevano ai sensitivi per porre domande circa la loro esistenza o per chiarire alcuni dubbi in merito ad una scelta difficile.

In effetti, lo scopo della cartomanzia è sempre stato quello di fornire indicazioni che permettessero, a chi pone le domande, di avere le idee chiare sule da farsi.

Le carte come strumento di divinazione

Il mazzo di carte che viene comunemente usato durante le sedute di lettura dei tarocchi è formato da simboli che vengono comunemente chiamati Arcani. Essi sono eterogenie, ovvero composti da diversi elementi che possono differenziarsi sia per i “semi” che per le figure rappresentate.

Per effettuare una seduta di cartomanzia possono essere usate sia le comuni carte da gioco (italiane o francesi) che i mazzi di carte di Sibille italiane. Ma anche le parigine o le zingare sono mazzi di carte molto usate in questo ambito.

Qualunque siano le carte usate ciò che conta è l’affidabilità del cartomante che effettua l’atto divinatorio.

Di fatto l’uso di un mazzo piuttosto che di un altro non è determinante ai fini dell’atto, questo perché ogni sensitivo si specializza nell’uso di uno strumento e tende a voler usare quello che gli è più affine.

Ciò che conta davvero è la capacità di chi effettua la seduta di sintonizzarsi con le emozioni altrui e di offrire informazioni veritiere.

Focus sulla divinazione con i tarocchi

I cartomanti di oggi non sono dei santoni o persone dotate di poteri magici. L’aurea mistica che accompagnava queste figure è oggi completamente sparita in favore di una più razionale definizione di cartomante, intesa come una persona empatica.

Lo studio e la dedizione fanno il resto. L’impegno e l’esperienza permettono a queste persone di compiere atti di divinazione affidabili.

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