Il mazzo più conosciuto ed usato in Italia è quello formato 40 carte: 10 figure di cui ogni singola ha 4 semi diversi. Naturalmente parliamo delle carte Napoletane, Piacentine e Siciliane.
Con questi particolari mazzi la cartomanzia ha sviluppato due tipi di consulti diversi:
- il consulto delle due carte;
- il consulto vero e proprio.
Per il primo consulto il procedimento è davvero molto semplice in quanto basta mescolare le carte pensando alla domanda da porre, spezzare il mazzo con la mano sinistra e tirarne fuori due alla volta. Il senso è di mettete da parte tutte le coppie uguali che vengono fuori e di ripetete la stessa azione altre due volte, riproponendo al stessa domanda. L’unica vera regola è quella di rispettate l’ordine di uscita delle coppie nella lettura, poiché esse non escono mai con un ordine casuale.
Per quanto riguarda il secondo metodo è molto più complesso in quanto bisogna prima di tutto ridurre il numero delle carte da 40 a 25, occorre eliminare per ogni seme anche i 4, i 6, i 5, il 7 di spade, il 7 di coppe e il 7 di bastoni. Fatto ciò il procedimento è simile al primo in quanto bisogna mischiarle, pensare intensamente alla domanda posta ed infine spezzare il mazzo con la mano sinistra e posizionare le carte orizzontalmente a gruppi di 5 . Ovviamente bisogna interpretare ogni singolo significato così da ricevere la risposta al quesito posto.